Capri, 27 settembre 2012 – Capri e Anacapri sul piede di guerra contro la privatizzazione della Caremar. Le due amministrazioni comunali dell’isola azzurra hanno infatti approvato all’unanimità una delibera per un ricorso congiunto contro la trasformazione della società di trasporto marittimo pubblica in completamente privata. A voler privatizzare la Caremar è la regione Campania che ha già avviato il bando di gara ma per i sindaci dei due comuni il procedimento della regione è inammissibile poiché non prevede alcun mantenimento di quote pubblica, cedendo in toto la Caremar ad un privato. L’operazione societaria, secondo i primi cittadini Ciro Lembo e Franco Cerrotta, porterebbe ad una totale assenza del comparto pubblico in un settore delicato come quello dei trasporti marittimi nel Golfo di Napoli, tradotto in pratica, ciò consentirebbe una totale gestione privatistica dei trasporti che dunque guarderebbe maggiormente al profitto anziché alla qualità dei servizi resi all’utenza. Intanto ieri la nota al vetriolo del sindacato campano UGL trasporti attività marittime e portuali nei confronti dell’assessore regionale competente Sergio Vetrella in cui si denunciava la totale latitanze dell’ assessore atteso nelle audizioni della quarta commisi some della regione, al centro delle quali le problematiche dei trasporti da e per le isole campane e appunto la privatizzazione della Caremar. Per l’UGL l’assenza di Vetrella è inaccettabile anche a fronte dei decurtazioni sullo stipendio subiti dai lavoratori della Caremar a causa dei ritardi al processo di privatizzazione che mantengono la società in una specie di limbo. Da qui la nota al governatore Stefano Caldoro affinché prenda atto di quanto accaduto convocando un incontro imminente e prendendo in sera considerazione la scelta di dileguarsi del suo assessore Vetrella.
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